Il progetto si colloca un vasto lotto, attraversato da un torrente, sulle alture vicino alla città di Almaty; la parte edificata occupa la porzione più vicino alla strada, già precedentemente antropizzata, con vegetazione bassa e disordinata, mentre a Sud del torrente viene conservato il bosco esistente di betulle e conifere. La struttura è realizzata con un sistema di prefabbricazione misto che prevede l’impiego di pannelli XLAM in legno e pilastri in acciaio, ingegnerizzato e realizzato in Italia, in modo da ottimizzare e ridurre al minimo i tempi di costruzione. L’edificio è concepito come un insieme di padiglioni separati, blocchi funzionali con volume analogo, ma differenziato per altezza o estensione, collegati da corridoi finestrati. I blocchi che ospitano gli appartamenti hanno logge e ampie finestrature che guardano a Sud verso il bosco, e sono rivestiti in doghe di legno non trattato che in alcuni punti mantengono porzioni con la corteccia per avere un aspetto più naturale; sul lato nord dove è situato il corridoio di distribuzione la facciata è rivestita con sottili tronchi di betulla lasciati interi per creare un rapporto mimetico con il bosco.
Sullo stesso lato in posizione baricentrica è situato l’ingresso principale, segnato da una ampia pensilina in rame che riveste l’intero corpo anche in verticale, a cui si accostano un grande volume vetrato a tutta altezza su cui si affacciano i collegamenti verticali e la copertura sospesa della palestra.
Il giardino a Sud è un grande prato segnato da contrafforti di pietra, che colmano i dislivelli con la grande corte pavimentata della SPA; qui la piscina all’aperto si collega a quella interna attraverso un’ampia vetrata con porte scorrevoli che proiettano l’area wellness nel parco.
Grande attenzione è stata posta alla scelta delle finiture interne di spazi comuni e degli appartamenti: sono previsti rivestimenti in marmo e onice con venature molto presenti, in una gamma di colori caldi e un po’ “autunnali”, dal verde al marrone al giallo oro. I legni sono prevalentemente scuri o molto caratterizzati, come wengè e zebrano, i dettagli decorativi come ad esempio il disegno della moquette custom o le griglie in bronzo ossidato riprendono motivi della tradizione tessile kazaka. Gli arredi sono tutti su misura e gli appartamenti sono tutti differenziati nei dettagli o nei colori.
Progetto: Studio di Architettura Luca Scacchetti – arch. Antonella Ferrari – arch. Marta Pasquini – arch. Alessandra Baruffi – arch. Lara Fabbian
– ing. Nicola Pizzichillo – arch. Lucia Argentieri – arch. Michele Notaro – Marco Toni (3d visualization)