Il concorso per la formazione di un “Repertorio di Progetti per Edifici Residenziali a basso costo” bandito dall’Assessorato allo Sviluppo del Territorio del Comune di Milano, Assimpredil Ance, l’Ordine degli Architetti della Provincia di Milano, IN/ARCH Sezione Lombarda e Federlegno Arredo intendeva promuovere la qualità architettonica, la ricerca e l’innovazione nel settore dell’edilizia residenziale attraverso esempi concreti di edifici ad alta qualità realizzabili a costo contenuto. Il progetto sviluppato a livello di fattibilità tecnico-economica e svolto in collaborazione con un’impresa di costruzioni, è stato pubblicato in un catalogo di progetti selezionati a disposizione delle Amministrazioni locali e degli operatori economici.
L’edificio a torre è pensato come aggregazione di due volumi indipendenti ed accostati come se l’intervento fosse una sorta di costruzione reale dell’effetto di sovrapposizioni tra edifici, sagome e profili che caratterizza la periferia e l’hinterland milanese. L’edificio è costruttivamente e funzionalmente unico, ma si presenta come l’accostamento di due corpi verticali uniti dal blocco scale / ascensore. La scelta morfologica nasce da due esigenze: da un lato creare un taglio nel volume in grado di dare più verticalità e più slancio alle masse murarie; dall’altro creare un dispositivo in grado di articolare il volume in modo quanto più libero possibile. Il collegamento verticale diventa una cerniera attorno a cui è possibile immaginare che i due corpi si muovano per dare forma a una torre più stretta, più lunga, più allargata, definendo edifici sempre diversi e ampliare all’infinito le possibilità di declinazione di questo progetto.
I due corpi della torre hanno caratteristiche diverse ma un funzionamento simile: il corpo a Ovest è pensato alto dodici piani ed ha una pianta ad impronta sostanzialmente rettangolare; il corpo ad Est è più alto di un piano, ed ha una forma maggiormente affusolata, che si assottiglia alle estremità. Il blocco scale è baricentrico ai due corpi, da esso partono due corridoi/ballatoi che distribuiscono gli alloggi. La soluzione proposta consente inoltre una estrema flessibilità nel taglio degli appartamenti, che presentano una semplificazione massima delle divisioni interne. Le tipologie hanno diverse dimensioni, a partire dai 35 mq fino ai 100 mq. Negli ultimi quattro piani, in corrispondenza dell’ampia vetrata a Nord, si è voluto inserire una tipologia da 100 mq. a duplex, con una scala interna e alternanza di accessi ai piani, che potrà anche servire per utenze non strettamente familiari, come case comunità o residenze protette ove dovessero essere richieste.
La struttura dell’edificio è in C.A., e i tamponamenti sono in pannelli prefabbricati stratificati in legno; le finiture esterne sono in intonaco liscio tipo marmorino nei colori bianco e giallo Milano; i basamenti sono in pietra ricomposta tipo Serpentino, in colore grigio verde scuro; alcune porzioni sono rivestite in doghe di legno di larice verticale trattate con impregnante specifico protettivo.
Gruppo di progettazione Collodetto A. Costruzioni S.r.l. – Stratex S.p.A.
Progettisti: arch. Luca Scacchetti – arch. Antonella Ferrari – arch. Michele Notaro – arch. Chiara Vitali – Marco Toni (interior designer)