Il tema è caratterizzare l’ingresso del negozio progettando un allestimento sufficientemente importante da divenire un vero focus attrattivo ma al tempo stesso abbastanza neutro per non catalizzare troppo l’attenzione su di sé e togliere importanza agli abiti che sono esposti.

Le vetrine del negozio, situato lungo la principale passeggiata porticata della città, sono costituite da arcate a tutto sesto; lo spazio del piano terra viene completamente svuotato per dare unitarietà alla visione frammentata dell’interno, e in posizione baricentrica si disegna un espositore/scultura in ottone, una piccola architettura metallica con ripiani e appenderie sulla vengono esposti pochi con una intenzione un po’ teatrale.  La scena di questo teatrino è costituita dalle due pareti di sfondo interamente rivestite da una tappezzeria, proposta in due varianti: la prima è una texture omogenea grafica ed astratta, che accentua l’astrazione dell’installazione; la seconda è invece un trompe l’oeuil a contrasto di sapore retrò che si focalizzata su un ritratto ottocentesco fuori scala montato sulla parete di fondo.