L’albergo occupa una struttura preesistente mai completata, in origine adibita a centro commerciale ed uffici; la nuova funzione si è dovuta quindi adattare ad una maglia strutturale pensata per una funzione differente. Si è reso necessario un ripensamento dei fronti, contrapponendo al ritmo ossessivamente verticale delle aperture originali una gerarchizzazione orizzontale e una variazione dimensionale delle aperture in progressione verso l’alto in modo da alleggerire il disegno e al contempo di caratterizzarlo dandogli una forte identità. Il progetto delle nuove facciate tiene conto del riutilizzo dei materiali già approvvigionati, lastre di granito dorato e profili testa di moro per i serramenti, e introduce elementi nuovi come i bovindi a sporgere e pannelli traforati che riprendono in negativo temi decorativi tipici moldavi legati alle lavorazioni tessili. Questa ricerca di identità fortemente legata alla tradizione ed al luogo, quindi a stilemi storici derivati dall’arte del tappeto e del tessuto, si ritrova anche negli interni, spazi comuni e camere, sia a livello di colore che di motivi decorativi. Opere d’arte e quadri di artisti moldavi contemporanei vengono disposti a rotazione negli spazi principali e fanno dell’albergo una sorta di galleria d’arte che si apre agli eventi culturali della città. Ai piani si ricavano 32 camere con bagno e una grande suite presidenziale all’ultimo livello. Al piano terra, oltre alla reception e alla hall, si trovano un bar aperto al pubblico ed un ristorante gourmet specializzato in cucina italiana creativa. Tutti questi ambienti si aprono verso l’esterno con un’ampia vetrata a riquadratura orizzontale che proietta la vita dell’hotel verso l’esterno. Al piano interrato, oltre ai locali di servizio dell’albergo, si trova un Beauty Center con una SPA di dimensioni contenute, ma dotata di percorso benessere in self treatment, di una cabina di haloterapia e di una piccola piscina con idromassaggio.