Nurachi e Zeddiani sono due insediamenti che, all’interno dell’Unione dei Comuni “Montiferru Sinis”, si sono fatti promotori di un progetto di riqualificazione delle sedi scolastiche esistenti per adeguarle alle esigenze didattiche contemporanee. Entrambi i comuni sono siti nella piana di Oristano, prossimi alla città e allo Stagno di Cabras; gli insediamenti sono caratterizzati da un tessuto edilizio minuto, di recente formazione e alto al massimo due piani, senza edifici di particolare rilevanza architettonica.

Il progetto Iscol@ prevede l’avvio di un percorso di riqualificazione degli edifici esistenti e di realizzazione di nuove scuole caratterizzate da una forte correlazione tra progetto architettonico e progetto didattico, con creazione di ambienti scolastici flessibili e ad alta valenza tecnologica, punto di riferimento non solo per le attività di apprendimento, ma anche per quelle formative, ricreative, sportive e culturali del contesto sociale cui fa riferimento. 

Entrambi gli edifici scolastici sono di recente realizzazione: quello di Nurachi, più grande e a due piani, si articola in una serie volumi accostati tra loro in tempi successivi senza un vero e proprio disegno generale ; quello di Zeddiani è ad un solo piano ed ha un aspetto poco istituzionale, più simile ad un edificio residenziale che ad una struttura scolastica.

A Nurachi si prevede un ampliamento del piano terra per realizzare un nuovo collegamento verticale e una grande sala mensa che possa essere utilizzata come spazio polifunzionale per le attività di potenziamento e interclasse e per le attività pomeridiane; per questo tutti gli arredi sono pensati come elementi leggeri e facilmente spostabili per creare configurazioni differenziate a seconda delle esigenze. Viene inoltre riconfigurato lo spazio connettivo per creare a entrambi i due piani un’agorà ad uso comune con una piccola biblioteca.

Gli interventi a Zeddiani si limitano ad una nuova organizzazione degli spazi per poter collocare un grande laboratorio di cucina aperto anche alla cittadinanza. 

Le facciate di tutti gli edifici vengono riconfigurate, realizzando un cappotto isolante che, nel caso di Nurachi, viene tinteggiato in diversi colori per sottolineare la frammentazione volumetrica dell’edificio e rapportarlo maggiormente al contesto; una serie di cornici sporgenti realizzate in pannelli di fibrocemento sottolinea le aperture e da all’insieme un aspetto più contemporaneo.