Il sito individuato per la realizzazione della nuova struttura scolastica destinata a raccogliere tutti gli allievi delle frazioni collinari di Rosignano Marittimo, è veramente peculiare: è a Nibbiaia, sulla cima dell’altura che domina il centro abitato, una collina molto scoscesa chiamata il Poggetto raggiungibile solamente da un viottolo di campagna molto ripido. Da qui si dominano le colline circostanti, densamente coperte di vegetazione, e si intravede in lontananza il mare. La straordinarietà della situazione suggerisce di adottare il modello compositivo delle strutture storiche di fortificazione: le rocche e i castelli sono una presenza costante e diffusa nel territorio dell’alta Maremma, e consentono al tempo stesso di avere spazi affacciati a “guardia” del territorio e di definire al loro interno uno spazio protetto ed accogliente. La pianta, seguendo la morfologia del terreno, si dispone con un andamento poligonale, convesso sul lato affacciato all’esterno, e definisce al suo interno una piazza porticata. Al centro della piazza si colloca l’ingresso principale della scuola, con una vasta agorà vetrata a doppia altezza; da qui partono i due corridoi che distribuiscono le aule. Le aule sono arredate con banchi poligonali leggeri, facilmente spostabili per consentire configurazioni flessibili; per ogni aula è prevista una LIM e una stazione di ricarica tablet. Esse condividono uno spazio esterno coperto dove potrà essere svolta attività didattica di sperimentazione colturale collegata con gli orti didattici previsti nel giardino della scuola.
La posizione non facilmente raggiungibile dai mezzi pesanti ha portato a propendere per una tecnologia costruttiva mista, con un sistema in acciaio tipo REP unito a strutture in legno lamellare e tamponamenti realizzati in blocchi di termolaterizio.
L’edificio è concepito con particolare attenzione agli aspetti energetici e di isolamento acustico, e secondo i protocolli di sostenibilità LEED v4 Building Design and Construction: for School; è energeticamente autonomo (NZEB) e presenta aspetti migliorativi rispetto ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) obbligatori.
Il lotto adiacente adibito a verde pubblico è reso percorribile da un doppio percorso pedonale: una scala che sale direttamente alla scuola dall’abitato e un sistema più lento di rampe e soste lungo cui si dispongono una serie di episodi differenziati: due aree giochi differenziate per fasce d’età, una porzione di verde attrezzato con sedute e terrazzamenti, una area verde lasciata allo stato naturale, alcune installazioni artistiche.
Le essenze prescelte sono sia varietà endemiche sempreverdi della macchia mediterranea, come lecci, ginepri e corbezzoli, che specie fruttifere caducifolie, già in parte presenti nel lotto, come i pruni e i fichi, per coniugare il valore ornamentale degli esemplari con aspetti più legati alla didattica e alla stagionalità.
Progetto: Raggruppamento Temporaneo tra Professionisti: arch. Antonella Ferrari (capogruppo) – arch. Luella Pandolfini (progettista) – ing. Maria Carmela Caporale (giovane professionista) – Fluproject studio associato (progetto impianti) – Studio di Ingegneria Sardella s.r.l. (progetto strutture e sicurezza)
Collaboratori: arch. arch. Emanuele De Vittino (3d visualization) – ing. Giorgia Lorenzi (LEED) – dott. Jacopo De Santis (agronomo)