La strategia generale del progetto delle stecche di servizio per Expo 2015 è quello di consentire forme e funzioni diverse con un sistema compositivo dalle caratteristiche ripetute e riconoscibili. Tutte le stecche sono pensate con un volume vetrato in corrispondenza della testa che si piega leggermente. Questi volumi disassati diventano una sorta di propilei allineati lungo il Decumano, che invitano lo sguardo e la percorrenza e caratterizzano il percorso principale dal punto di vista percettivo attraverso la successione delle superfici trasparenti inclinate. I padiglioni sono differenti l’uno dall’altro ma identificabili nella loro funzione e caratterizzano l’intero paesaggio dell’esposizione; il fatto di essere un insieme di frammenti volumetrici riporta la percezione della stecca ad una dimensione più umana, e la lunghezza viene mitigata dalla composizione per blocchi sovrapposti successivi.
Le unità di servizio e gli infopoint sono pensati nella loro semplicità con tecnologie analoghe, e si inseriscono armonicamente nel paesaggio attraverso l’uso di materiali simili a quelli delle stecche; sono caratterizzati da tettoie molto ampie che creano zone d’ombra e schermano la luce lasciandola filtrare verso l’interno. Il loro linguaggio architettonico e compositivo è più semplice di quello degli edifici di maggiori dimensioni, tuttavia mantengono una propria riconoscibilità e si prestano a venire utilizzati in modo flessibile e seriale.
Tutti gli edifici sono in pannelli prefabbricati in legno assemblati a secco e utilizzano per quanto è possibile materiali a km. 0, sono interamente disassemblabili e riciclabili a fine esposizione; hanno frangisole orientabili e regolabili e sono dotati di un sistema di controllo della ventilazione naturale che contribuisce al contenimento dei consumi energetici
Gruppo di progettazione Collodetto A. Costruzioni S.r.l. – Stratex S.p.A.
Progettisti: arch. Luca Scacchetti – arch. Cinzia Anguissola – arch. Antonella Ferrari – arch. Marta Pasquini – Marco Toni – Giada Torchiana